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07 Luglio 2005 - 16:22 |
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Intervista a Lene su NDR 2 |
Terza testimonianza di Lene Marlin nelle radio tedesche: stavolta soltanto un’intervista sul sito della Radio NDR 2
in attesa di registrarne l’audio stasera, eventualmente insieme ai live eseguiti.
Titolo dell’intervista fatta a Lene da Pamela Welz: “Non ho mai voluto diventare una popstar”. Lene ribadisce dunque questo concetto, ma nell’introduzione dell’articolo si fa notare che il numero degli album venduti ad oggi dicono che Lene è proprio una popstar.
Come prima cosa la giornalista cerca di sapere da Lene se vi sono canzoni che non parlano d’amore, dato che tutti i testi sembrano trattare quel tema in un modo o nell’altro. Lene risponde che molte persone pensano che i suoi testi parlino solo d’amore, ma per Lene non si tratta necessariamente solo di quel tema. Comunque a domande più precise, tipo: “Puoi darci il titolo di una canzone che tratta esplicitamente d’amore” o “Di cosa tratta How would it be” Lene si chiude in se stessa rifiutando di rivelare alcunché e ribadendo che è convinta che le persone sappiano ragionare e interpretare con la loro testa.
Successivamente le viene ricordato che con l’album precedente non ha avuto molto successo in Germania, al contrario che in Norvegia e in Italia e le viene chiesto come se lo spiega. Lene dice di non sapere, così come non sa spiegarsi perché all’epoca del primo album vendette così tanto. A una domanda più insistente, Lene spiega che in realtà non le importa cosa succede e dove col suo album, perché lei non è mai voluta diventare una popstar, semplicemente ama la musica. Tutto quello che accade lo prende come una grossa sorpresa. Non pianifica di far breccia in un nuovo paese, l’importante è che la gente apprezzi la sua musica, e non importa dove accade. Alla successiva annotazione della giornalista che Lene è popolare in molti paesi europei ma non c’è ancora tanta attenzione attorno a lei, Lene risponde che non è una buona cosa ricevere troppa attenzione perché ti mette sotto pressione. Quando si vedono degli artisti troppo osannati dai media, è facile che tramontino presto. La cosa bella della sua carriera è che proprio nessuno si aspettava nulla e tutto ciò che è accaduto è stata una sorpresa continua per lei e la sua casa discografica. Ha avuto un contratto da una piccola etichetta locale norvegese, che conta forse una trentina di dipendenti. Perciò nessuno faceva progetti e quando è diventata una star internazionale ne sono rimasti tutti sorpresi.
Seguono domande su come ha trascorso il periodo tra il primo e il secondo album, su cosa fa nel tempo libero, su come trascorrerà le vacanze estive: “dopo essere stata in Germania andrò prima a casa, poi in Italia e Olanda, poi seguiranno Belgio, Gran Bretagna e il resto si vedrà”. L’ultima domanda è se fa qualche sorta di attività caritatevole. A una risposta generica di Lene sul fatto che ogni tanto capita fare di queste cose, segue la richiesta se può citare qualche nome. Lene risponde che molte di queste cose le fa anonimamente, non ci mette il suo nome.
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