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02 Dicembre 2012 - 17:00
Ferite riaperte
Sembrerebbero ferite riaperte quelle che hanno toccato il cuore di Lene. Ecco spiegate le lacrime di cui si è parlato in questi giorni. A dirlo sono stati Lene e Ole Paus ospiti al programma televisivo Senkveld. Dall'articolo che ha seguito la pubblicazione del video del loro intervento e da quello pubblicato da lene-marlin.info riusciamo a saperne di più. Disguise è stata la canzone tradotta e interpretata da Ole Paus. Proprio la traduzione nella lingua madre ha comportato l'abbattimento di un filtro, tra lei e le parole, che le ha fatto perdere il controllo. Lene non ha retto le lacrime e ha dovuto smettere di ascoltare il testo, così vicino e pesante, per non eccedere.
Abituati a una Lene restia a spiegare riferimenti e significati delle sue canzoni (più volte ha dichiarato che un testo in prima persona non necessariamente sia frutto di esperienze personali) abbiamo una conferma quasi certa dell'essenza autobiografica del pezzo. Quello che sorprende però è che la canzone, contenuta nel secondo disco, sarebbe stata scritta a 17-18 anni. Così dichiara Ole Paus che, nel momento di lavorarci, si era resto conto del significato e dell'impatto emotivo che avrebbe potuto avere. Era facile pensare che fosse più recente. L'argomento sembrava coincidere con una ritrovata serenità dopo quel periodo buio, contornato di brutte voci e menzogne, che per diversi motivi aveva seguito il disco d'esordio e segnato la scomparsa di Lene dalle scene. In quel momento Disguise ci appariva come un modo per dirci che era stata male ma era tutto passato e tutto ancora da decidere. Una dichiarazione rassicurante che quasi ci ripagava dell'attesa, della vicinanza e dell'apprensione per lei che, pur assente da anni, era davvero vivissima in noi fan e frequentatori assidui e instancabili di questo sito.
Altri particolari inediti della vita di Lene sono emersi dall'intervista. Dopo aver confermato di sentirsi una outsider (cosa che il suo modo anomalo di vivere il mondo della musica ci ha sempre dimostrato) ha raccontato di quando ai tempi della scuola approfittava dell'ora di pausa pranzo per correre nella lavanderia di casa a suonare le proprie canzoni. Era per lei una forma di evasione che ci aiuta a comprendere, se ce ne fosse bisogno, perché Lene faccia musica ma rifugga il successo.
Tornando al presente, ci fa davvero piacere vedere Lene in forma e sorridente, così come è apparsa in trasmissione (di cui vi postiamo qualche foto)!


 
 


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