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16 Ottobre 2005
How Would It Be - Recensione di Martin Drury
Fonte : www.music-news.com
Lene Marlin ritorna con una splendida, attraente, sexy, sentita ode all'alternativa. "How Would It Be" è seguito da tre puntini di sospensione, non da un punto di domanda. E' una riflessione su un futuro dove le possibilità saranno come pioggia. Con la sua abilità di paroliera, la sua voce e le chitarre che si stagliano ben oltre la media, Lene dà prova di essere la probabile erede di Sheryl Crow. Come di solito, laddove Lene Marlin è coinvolta, il racconto trova espressione nella semplicità. Lene è la cantastorie dei nostri giorni, la menestrella che porta le sue canzoni di città in città, a cui poco interessa lo spettacolo e molto la sostanza che sta dietro allo stile. Fisicamente Lene è splendida, ma intelligentemente sceglie di anteporre la sua musica alla sua bellezza - richiamando Aimee Mann e Fiona Apple nella sua delicata, bellissima interpretazione dei rapporti nell'ambito della condizione umana. Non per la prima volta, il singolo è un apripista. C'è un nuovo album all'orizzonte e questa uscita non potrà che essere foriera di ulteriori delizie. "How Would It Be" rasenta la bellezza di "Sitting Down Here"

"How Would It Be" è un pezzo più vivace rispetto a quelli che Lene ci ha offerto in precedenza, ma la ballata della dimensione parallela non sacrifica il suo significato in nome dell'adorazione della folla inconsistente. Qui c'è sostanza, e poesia in movimento. L'ascoltatore si domanda come sarebbe andata se la relazione appena naufragata fosse perdurata fino a sfociare in un matrimonio. Come sarebbe stato poter essere ancora con lei? C'è una teoria secondo cui quando facciamo un passo a sinistra, da qualche parte del mondo qualcun altro, non così diverso da noi, fa un passo a destra. Considera tutte le possibili combinazioni in modo che tutti vedano. Come ha sottolineato il Dr. Richard Dawkins, c'è una pioggia di DNA fuori dalla finestra. E' tempo di lasciarci intridere dalle possibilità. Una vita, un momento, una occasione. Fino alla prossima volta.

 
 


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