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30 Agosto 2005
Lene Marlin - Senza censura
Fonte : PlanB Luglio/Agosto
Chiedete a Lene Marlin quanto è felice in questo periodo da 1 a 10. Potrebbe non essere sicura. Se dire dodici oppure tredici.

Lene Marlin Pedersen (23) è diventata la più grande pop star femminile della Norvegia grazie a una sola canzone. Quando pubblicò il suo singolo di debutto "Unforgivalbe Sinner" nel 1999, apparve qualcosa di così nuovo, poco norvegese, professionale e melanconico che portò scompiglio nell'anima folk norvegese. Tuttavia, presto le cose si fecero troppo grandi. Dopo il cedimento di quattro anni fa si è leccata le ferite in silenzio. Ora ha pubblicato il suo terzo album, intitolato "Lost In A Moment". Quando l'abbiamo incontrata, non è apparsa nè spaesata nè taciturna; casomai, felice di poter assicurare di essere innamorata. Comunque, Lene Marlin non ama rispondere a certe domande. A quelle dei lettori però, Lene risponde qui di seguito:

- Hai molte canzoni da parte? Centinaia? (Solveig Eie)

- Non centinaia, ma molte. E quante sono lì da anni poi, non saprei. Inizio a invecchiare!

- Ti capita di avere canzoni in testa tutto il tempo, come un fastidioso ronzio?

- Non tutto il tempo. Vanno a periodi. A volte periodi molto lunghi. L'astinenza può durare così a lungo che mi viene da chiedermi se abbia perso l'abilità di creare musica. Ma poi mi riprendo quando meno me l'aspetto.

- Com'è stato lavorare con gli StarGate rispetto alle tue precedenti esperienze? (Harry Hansen)

- Assolutamente fantastico! Sono abituati a lavorare con chiunque, da Mariah Carey a Mary J. Blige... Ho lavorato con diverse persone ad ogni album, e anche questa volta tutte le aspettative sono state superate. A cominciare dal fatto che avevo scritto tutte le canzoni io, loro si sono trovati a lavorare su dei pezzi su cui non avevano mai messo mano - e questo li ha incuriositi. Per me è stato affascinante vedere la loro professionalità ed efficienza. Il tempo è volato!

- Ciao Lene. Ogni giorno cinquantamila bambini muoiono di fame. Perché dovrei spendere i miei soldi per il tuo nuovo disco e non per loro? (Stein Aryven)

- Eh... Se la scelta deve essere tra aiutare i bambini più sfortunati e comprare il mio disco, allora penso che non dovresti farlo. Comprare il mio disco, intendo.

- Siamo seduti qui guardando il film di Don Chisciotte. Qual è il tuo rapporto con lui, ha una qualche influenza sulla tua vita di tutti i giorni? Vai che sei in gamba! (Scott Maurstad)

- Innanzitutto grazie per il complimento! Per il resto, ammetto di avere un rapporto molto vago e poco definito con questo Don Chisciotte.

- Ciao Lene! Ho letto che piaci allo stilista Cavalli. Cos'è, adesso farai la modella? (Kåre, Trondheim)

- Precisamente. Ho deciso di appendere la chitarra al chiodo e iniziare una nuova vita come modella. E' una cosa che mi frullava in testa da sempre. Porterò la rivoluzione nel mondo della moda, dove nessuna modella potrà essere più alta di un metro e sessanta! ... No, scherzi a parte, no. Ho incontrato il team Cavalli una volta, e non sono affatto sicura dell'idea che si stiano facendo. Comunque sono sempre aperta alle proposte. Tra parentesi, sto passando dei giorni davvero magnifici qui in Italia in questo periodo. Puro caos! :-)

- Esatto, ho sentito che hai un gran seguito laggiù; alte posizioni in classifica e partecipazioni a spettacoli televisivi. Le condizioni dei tuoi groupies italiani sono isteriche?

- Ragazzi e ragazze, di ogni età. C'è sempre qualcosa che bolle in pentola in Italia, per questo ci sono stata un paio di volte, e ci tornerò presto.

- Credevo non ti piacesse tutta questa attenzione?

- Hehe. Non tutte le attenzioni sono gradevoli in ugual misura. E poi: la gente sta cambiando. Ecco anche perchè è così bello. Ora riesco a godermi il successo. Una volta in Italia dovevo circondarmi di guardie intorno a me per la mia sicurezza. Ora tutto è molto piacevole. Dovevo solo prenderci un po' le misure.

- Ti ho vista dal vivo allo Spektrum con Abel e la Zetlitz. Bel concerto! E' stato bello per te dal palco come per noi dalla platea? (Un saluto da Siri-Lill)

- Diciamo pure pazzesco. Speciale! E poi è stato così bello suonare a Oslo, perchè lì conosco un sacco di gente - oltre al fatto che ci vivo. E poi c'era anche il mio fanclub italiano. E' stato meraviglioso che abbiano fatto tutta quella strada solo per me...

- Sembra quasi che ami di più gli italiani che i tuoi connazionali. Ora che ti stiamo finalmente lasciando in pace, tu sei lì a sorridere calorosamente agli isterici italiani. Non mi torna molto...

- Ho sempre sorriso ai miei fans. E' solo che sarebbe giusto scegliere quando si vuole essere lasciati soli. Questo è stato più difficile qui a casa. In Italia posso davvero camminare per strada senza che la gente mi riconosca. E' in occasione di eventi speciali, quando i fans si riuniscono, che l'atmosfera si fa più intensa.

- Guardi sempre Idol? (Lill, 16 years old)

- Ogni tanto, se mi capita di essere a casa.

- Nessun favorito quindi?

- Forse Ali. Comunque, dite quello che volete su quel circo, ma devo dire che ammiro parecchio quei partecipanti. Io non riuscirei mai a cantare davanti a quelle facce severe che non aspettano altro che tu finisca, così poi da smontarti.

- Ciao Lene, cosa ti ci vuole per cominciare bene una giornata? (Jarle)

- Tanto tanto tempo, niente programmi, una lunga colazione, tanta tranquillità. Posso dormire anche per molte ore.

- Appariresti nuda su un giornale per un milione di dollari? (Scott, 16, Oslo)

- 16 anni, eh?. No, affatto.

- Dollari...

- No.

- Buono.

- Quanto sei felice in questi giorni, da 1 a 10? (Mathias)

- Hmmm... fammi pensare... tra dodici e tredici!

- Wellà! Devi essere innamorata.

- E' un buon periodo, ho pubblicato il mio disco, e sto viaggiando parecchio. E poi è estate, quindi birra, ghiaccio...

- Hai voluto rispondere ad alcune recensioni sul tuo nuovo disco. Perché? Sono le critiche che bruciano, o sono i giornalisti a essere degli incompetenti provocatori?

- Le critiche non bruciano. Ho parlato di mancanza di decenza. Ci sono molte cose che non possono trovare posto in una recensione. Ad esempio la vita privata.

- Dove prendi l'ispirazione per le tue canzoni? (Arne, Stavanger)

- Da qualsiasi cosa che mi circonda. Cose che vedo, che sento, di cui leggo, e i pensieri che ci faccio. E un po' dalla mia vita, ma molto meno di quanto molti credono.

- Che te ne pare dei bastoncini di pesce? (Un abbraccio da me!)

- Non un granché. Non ci penso quasi mai.

- Inserirai mai nei tuoi spettacoli dal vivo balli, piroette e performances erotiche? (Tanti saluti da me! Una persona che conosci un po')

- Uno che conosco? Questa persona non può conoscermi bene se mi fa una domanda del genere...

- Suonerai presto dal vivo? Spero che verrai a Trondheim! (Saluti, un tuo fan, 21)

- Suonerò un po' qua e là, ma non c'è niente di preparato ancora. Prima la promozione. Ci vuole anche del tempo per preparare un concerto sulla base del nuovo disco.

- Ti piace fare la misteriosa? O è solo un modo come un altro per sopravvivere nell'industria mnusicale? (Anna, Bergen)

- Misteriosa!?! Non riesco a capire da dove salta fuori questa storia. Non sono misteriosa, affatto. Non sarò sotto i riflettori tutto il tempo, ma non mi sembra di essere mai stata troppo "misteriosa".

- Con quale artista ti piacerebbe collaborare, se potessi scegliere tra i più grandi? (Mari, 23, Bergen)

- BONO! Un duetto con lui sarebbe una cosa dalla quale non mi tirerei affatto indietro.

- Una canzone delle sue o delle tue?

- Una delle mie, ovvio. O se no, va bene anche qualsiasi altra cosa. Nessuna condizione, nè ultimatum. Solo io e Bono.

- Ciao Lene! Il tuo primo album era poesia dalla stanza di una ragazzina, un po' naive, ma comunque gran bel pop. Il secondo album era imponente e sterile. Sei d'accordo o no? Com'è il tuo nuovo disco? (Åge, Oslo, 17 anni)

- Eh...hehe? Forte, così ora ho la storia dei miei album riassunta in modo definitivo. Beh, il nuovo disco non è nè naive, nè sterile, è bellissimo. Compralo! Sempre che ciò non ti sottragga al tuo impegno per la causa dei bambini africani, ovvio. In tal caso ti ritroveresti con 11 belle canzoni.

- Nuove tendenze; nuovi ritmi?

- Non dovrebbe sorprendere che mi sono evoluta. Nonostante tutto avevo appena 17 anni quando ho iniziato - e sono cresciuta, sia nel corpo che nell'anima, come direbbe qualcuno. Sarebbe stato un gran peccato se non avessi avuto nuovi ritmi da offrire.

- Che cosa hai imparato da quando sbattesti contro il muro e ti ritirasti? (Monica, Tromsø)

- Faccio davvero fatica a comprendere l'espressione "sbattere contro il muro". Come ci sbatti? E cosa succede dopo? Che non vedi più niente a causa dei mattoni? Non è quello che è capitato a me. Si impara da molte cose. Ho imparato molto su questo ambiente e su me stessa. All'inizio mi sentivo insicura di tutto. Contratti discografici, classifiche, premi e quant'altro. Tutto arrivò coma un lampo dal cielo, non importa quanto mi stessi preparando. Non sapevo un cazzo, non sapevo un bel niente! Ora ho imparato a prendermi i miei tempi! Bisogna pur sempre combinare la carriera artistica con una vita. Solo quello può aiutare a scrivere nuovi pezzi.


Trascrizione di Tef Johs
Traduzione in italiano a cure dello staff di Lene.it

 
 


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