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31 Luglio 2003
Intervista telefonica a Radio Tromsø
Fonte : Radio Tromsø
Lene: Pronto?

Radio Tromso (RT): Pronto, qui Ole Borten, Radio Tromsø, ciao!

Lene: Ciao!

RT: Un momento speciale per Tromsø direi, no?

Lene: E già!

RT: Hai aspettato questo momento tutta la giornata?

Lene: Ho aspettato... si, in effetti, si.

RT: Benone! Allora, possiamo iniziare. Abbiamo 10 minuti, giusto?

Lene: Si.

RT: Prima cosa, come stai Lene?

Lene: Sto bene...

RT: Sicura sicura ?

Lene: Sii... [ride]

RT: Com'è essere di nuovo in sella ?

Lene. E' un insieme di eccitazione, timore e delizia, per così dire. Un buon calderone di tutto un po'.

RT: Hai in programma di tornare a breve a Tromsø? Ci manchi, lo sai.

Lene: Si? Beh, dovevo tornare quest'estate, ma la preparazione del disco mi ha portato via troppo tempo... diciamo che ancora non so quando tornerò su.

RT: Sei stata a Tromsø di recente?

Lene: Non ci vengo da... non vengo a Tromsø da Natale, ora che ci penso. Sì, è un po' ormai.

RT: La persona che ha prodotto il tuo nuovo album, Mike Hedges, ha lavorato in precedenza con U2 e Travis. Ci possiamo aspettare il prossimo mese un album di Lene Marlin più rockeggiante?

Lene: No, non lo chiamerei rock, non la metterei così, ma è un album in cui sono cresciuta, e la mia musica con me: è stato un percorso naturale. Non sarà... non lo chiamerei rock [ride], no.

RT: Scrivi sempre solo tu le tue canzoni?

Lene: Certo, lo voglio fare, mi piace.

RT: Cosa ti aspetti da questo nuovo lavoro? Seguirà il seminato di Playing My Game, o sarà migliore ... ?

Lene: Credo che sia migliore. Ma forse è un'opinione data dal fatto che è passato molto tempo dal precedente, e la strada che ha portato a questo è stata così particolare che è fantastico già avercela fatta. Ne sono molto, molto orgogliosa, e sento che è il miglior album che avrei potuto fare quando l'ho scritto.

RT: Ti potremo vedere in tournée in Norvegia stavolta?

Lene: Lo spero, lo vorrei tanto. Spero che riusciremo ad organizzarla, e sono convinta che lo faremo, col tempo.

RT: Non c'è ancora nulla di pianificato?

Lene: No, magari pensavi che fossimo più organizzati, ma le cose cambiano in fretta.

RT: Ti hanno colto di sorpresa le indiscrezioni sul sito del tuo fanclub italiano?

Lene: Beh, in realtà sì. C'abbiamo riso su, credevamo di essere preparati ma non lo eravamo. Comunque, è fantastico che ci sia così tanto interesse, è una cosa che può fare solo piacere.

RT: Ti sei esibita in via del tutto inaspettata ieri sera in un bar a Oslo, è così?

Lene: Sì, ne ho letto anche nel VG. Non sapevo fosse diventata così presto una faccenda così popolare. Mi stavo solo divertendo con qualche amico, c'era una chitarra, e subito ho sentito una voce che mi diceva di farlo: non se lo aspettava nessuno, volevo vedere come sarebbe stato. Ed è andato molto bene.

RT: Sono passati tre anni dall'ultima volta che ti abbiamo sentita. Dopo gli Spellemann del 2000 sei scomparsa. Cos'hai fatto in questi anni?

Lene: Beh, tutto era diventato più grande di quello che ci potevamo aspettare, nessuno se lo poteva aspettare. C'era molta attenzione e più in generale era diventata troppo dura. Ero sfinita, e sentii il bisogno di ritirarmi del tutto.

RT: Hai sofferto di depressione?

Lene: Sì, un po'.

RT: Hai mai anche preso in considerazione di ritirarti dalla tua carriera?

Lene: Sì. Mi sono chiesta più e più volte se sarei riuscita a rifare tutto. Perché si fanno tante esperienze belle, ma anche altre non piacevoli. Molti pensavano a quando sarebbe uscito il secondo disco, ma per me era una questione di se ciò sarebbe accaduto. Per fortuna, ce l'ho fatta.

RT: Ci sono state molte speculazioni sui media riguardo a quello che ti era successo. Cosa ti senti di dire al riguardo?

Lene: Che non bisogna credere a tutto quello che si legge nei giornali. In molti hanno cercato di farmi uscire allo scoperto e costringermi a dire qualcosa, ma non me la sentivo, e mi sforzavo di pensare: "Ma sì ma sì, possono scrivere tutto quello che vogliono, almeno so che non è vero, la gente non prenderà tutto quello che scrivono i giornali per oro colato" ... Non erano tutti particolarmente teneri.

RT: E' stato diverso da come te lo immaginavi, diventare una popstar?

Lene: Ma non avevo mai considerato di diventare una popstar! E' questo il punto! E comunque no, non importa quanto sei preparato, non capirai mai a fondo di cosa si tratta finché non ti ci troverai in mezzo. Come adesso, credo di essermi preparata a modo stavolta, ma ha sempre l'aria di un salto nel buio. Per questo sarà eccitante.

RT: Cos'è che ti ha fatto ritornare?

Lene: La gioia di fare musica, ne ho un estremo bisogno, e quando mi sono trovata in sintonia con il produttore, ho pensato che era arrivato il tempo di ripartire, e presentare al pubblico il nuovo lavoro, e tutto è andato bene.

RT: Com'è la popstar Lene Marlin oggi, rispetto a quella degli esordi?

Lene: Popstar? Ah, non mi ci abituerò mai.

RT: Okay, allora diciamo come artista?

Lene: Artista, sì va meglio.

RT: Com'è oggi, rispetto al 1998 quando cantavi "Unforgivable Sinner" ?

Lene: Sono cresciuta, e ho imparato tantissimo. Davvero, ho avuto esperienze buone come spiacevoli, e quelle si portano con sè, cercando di non ricadere negli errori già commessi, e di ripetere invece le cose riuscite bene, e farle meglio. Sto prendendo le cose per come arrivano.

RT: Hai posto dei limiti al tuo lavoro di artista pop e la tua vita privata, dicendo non so "ok, ora basta lavoro, devo spendere del tempo a fare altre cose..." ?

Lene: Era diventato tutto troppo pesante l'ultima volta, non ce l'avrei fatta a rifare tutto. Quantomeno sì, posso farlo, ma non posso dedicare tutto il mio tempo, ho bisogno di divertirmi, di godermi il mio lavoro. Ho una vita anche al di fuori di esso. Credo sia molto importante, e ho previsto di fare così stavolta.

RT: Cosa pensi del tuo futuro, Lene? se dovessi predire il tuo futuro...?

Lene: Sì, direi che spero di poter continuare a fare musica indipendentemente da come andranno le cose con il nuovo album. Ora, questo secondo lavoro è finito, ma mi sento già invogliata a lavorare su del nuovo materiale, e ciò è bellissimo e molto ispirativo. Spero di poter continuare così per un po'.

RT: Tu non sei come molte altre ragazze nell'industria musicale, che puntano su ammiccamenti sessuali e look trendy, tu punti più sul mistero.

Lene: Ma io non lo faccio, in realtà, non punto sul mistero. Per me era diventato fondamentale fare un passo indietro, perché ne avevo bisogno. Laddove tutto abbia assunto i contorni di un mistero, si forse, era giusto e lo dovevo fare. Dovevo lasciar passare il tempo che è passato, era del tutto necessario. E' la musica che voglio tenere a fuoco.

RT: Hai fissato degli obiettivi nella tua carriera, o ti senti già 'arrivata' ?

Lene: Cosa devo dire, so bene che è passato molto tempo, e questo non è 'Playing My Game 2'. Sono cresciuta, ed è un album diverso, sotto diversi aspetti. E' impossibile da prevedere, mi sento travolta dall'accoglienza che c'è stata nei miei confronti, e dell'interesse che c'è, considerando tutto il tempo che è passato. Non ci si può aspettare di scendere in pista e ripetersi, non ce lo si può aspettare, e non ho programmi in questo senso.

RT: Sei diventata una ragazza ricca, o non più di tanto? In che cosa spendi i tuoi soldi?

Lene: Per pagare le bollette, comprare tutto quello che mi capita, un sacco di cianfrusaglie che non mi servono.

RT: Un paio di mesi fa i media hanno rivelato di una controversia tra te e il tuo manager, Arne Svare. Secondo il VG, ti saresti rifiutata di pubblicare l'album se il contratto con Svare non fosse stato sciolto. E' cosi?

Lene: Oh, magari fosse stato così, ma la realtà è ben diversa. Ho iniziato a registrare l'album a fine ottobre, a Londra. Non stavo tutto il tempo là, viaggiavo avanti e indietro cercando di far combaciare tutti gli impegni, e con la sensazione di avre un album da poter pubblicare e in cui credere. Metà dell'album è stato scritto in studio, perciò non è andata esattamente così. Avrei voluto pubblicarlo prima, perchè me lo sentivo. Ora le cose stanno andando bene, tutto ha preso il suo ritmo, e settembre sembra così lontano. I miei desideri sono concentrati qui, e questo discorso del management è marginale.

RT: Si è trattato di una controversia aspra?

Lene: Questo dovrebbe rimanere una questione tra le parti interessate. Credo sia meglio così.

RT: Infine, i ben informati nell'industria musicale si dicono convinti che tu e Kurt di 'Idol' conquisterete il mercato il prossimo autunno. Tu che ne pensi?

Lene: Non ho idea di come sarà. Non ne sapevo nulla fino ad ora che Kurt pubblicherà il suo album insieme al mio. Non è stata una scelta dei tempi molto furba da parte mia, lui è estremamente popolare, vedremo come andrà.

RT: Cosa pensi di Idol?

Lene: L'ho guadrato qualche volta, e diciamo che mi è piaciuto parecchio. Kurt è decisamente bravo, e ha una gran bella voce, perciò onore al merito.

RT: Lene, spero di poterti vedere presto a Tromsø, e spero che non dovremo aspettare a lungo.

Lene: Già, lo spero anche io.

RT: Fantastico! Bene, grazie mille, e a presto!

Lene: Grazie! Ciao!


Traduzione in italiano a cura dello staff di Lene.it

 
 


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