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10 Agosto 2000 |
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Recensione Sound Republic (23-9-99) |
Fonte : lenemarlin.com |
Questa uscita ha segnato la prima esibizione live di Lene Marlin in Gran Bretagna. La diciottenne cantautrice norvegese sta appena emergendo qui ma in Europa e Giappone è un gigante. Nella sua patria, la Norvegia, il suo singolo Unforgivable Sinner è il singolo più venduto di tutti i tempi e ha già collezionato una camionata di Grammy awards.
Stasera fa il suo ingresso sul palco e senza una parola lancia il suo primo pezzo, The Way We Are dal suo album di debutto, Playing My Game. Tutta vestita di nero, è riconoscibile dalla sua massa di capelli biondi e dal viso angelico. La canzone è bellissima, una ballata incantevole che evidenzia la sua voce squisita. La sua canzone successiva, One Year Ago, è un pezzo con un ritmo più elevato e con un coro appassionato.
Questa è seguita dal suo hit mondiale, Unforgivable Sinner. Al primo ascolto è facile capire perché questa canzone le ha dato successo internazionale. E' un pezzo pop con una chitarra che ti prende. Nondimeno la sua voce è sbalorditiva, abbastanza per farti crollare.
E' piena di contraddizioni. Ma non è una cosa negativa. Da queste canzoni è facile distinguere Lene dagli altri cantanti della sua età. Nonostante siano innegabilmente eccellenti, sono le sue canzoni e la sua voce che costituiscono la vera attrazione. Spicca più di qualsiasi altra cantante pop faccia. Lene Marlin è definitivamente tutta un'altra musica rispetto a Britney Spears. Nonostante vi siano accenni pop nelle sue canzoni, le sue influenze principali sembrano essere i cantautori americani nella scia di Joan Baez e Joni Mitchell. La sua voce riflette l'innocenza della gioventù (comprensibilmente ha soltanto 18 anni) ma i suoi testi riflettono una maturità molto al di là dei suoi anni. Sono queste qualità che probabilmente faranno fiorire la sua carriera e le faranno avere la longevità che merita.
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